Bere poco non permette di rimpiazzare le perdite, ma bere troppo può causare problemi ancora più gravi, come l’iponatremia (bassi valori di sodio, la cosiddetta intossicazione da acqua) che può portare anche alla morte.

La maratona di Londra del 2007 è stata la più calda della sua storia e per iponatremia è morto il ventiduenne David Rogers; quasi ogni anno ci sono casi d’iponatremia che spesso necessitano di ricovero ospedaliero.

Il runner non deve bere solo - e troppa - acqua a ogni rifornimento.

Vanno assunti anche gli integratori idrosalini (e in Italia c’è chi consiglia da anni di bere solo acqua...).

In una giornata calda chi corre la maratona in meno di 3:30’ deve rimpiazzare un litro di liquidi per ora; i runners più lenti, soprattutto se la giornata non è troppo calda, non devono bere più di 500 ml per ora.

Dopo la maratona bisogna reidratarsi con gradualità, evitando di assumere nelle 24-48 ore successive quantità esagerate (come già detto) di sola acqua.

Non bisogna spaventarsi se per qualche ora non si è in grado di urinare.

Vestiti adeguatamente, con indumenti chiari e traspiranti se fa caldo; anche con guanti, cappuccio o fascia copri orecchie se invece la giornata è fredda, così da ridurre la dispersione di calore.

Dopo l’arrivo non fermarti di colpo, ma cammina.

Infilati subito una maglia asciutta, idratati gradualmente e mangia qualcosa (frutta fresca e secca, gel, barrette).

Prima di sentirsi meglio a volte occorre aspettare anche mezz’ora.

E ricorda: non bere troppa acqua!